Campagna di crowdfounding per salvare il mosaico del Castello del Parco Durazzo Pallavicini di Pegli

Oh che bel Castello…

Campagna di crowdfounding per salvare il mosaico del Castello del Parco Durazzo Pallavicini di Pegli

Tra il 1840 e il 1846, l’Architetto Michele Canzio progetta e realizza, per il Marchese Ignazio Pallavicini il parco di Pegli, compreso il Castello del Capitano e il suo meraviglioso pavimento a mosaico.

Il mosaico si trova all’interno della Torre e rappresenta un complesso ramage di foglie d’acanto tanto belle da sembrare piume, realizzato con migliaia di minuscoli tozzetti di marmi policromi, tagliati nelle forme opportune per accondiscendere al complicato disegno.

Nel 2010 sono iniziati i lavori di restauro della parte alta del Parco e del Castello. Nel 2013 è stato restaurato il mosaico, ma dopo 9 anni i sali provenienti dalla massa sottostante lo hanno reso nuovamente incoerente. Recentemente, i restauratori hanno evidenziato che non è più possibile sanare il mosaico e renderlo calpestabile.

A questo punto non si può correre il rischio di perdere il mosaico, ma per contro non si può neppure rinunciare a uso pubblico della sala. Di conseguenza, è stata individuata una operazione più complessa, composta da due fasi:

  • “strappare” il mosaico da terra, utilizzando la tecnica già utilizzata per staccare gli affreschi dalle pareti, conservandone intatta ogni parte, ancorarlo su un supporto idoneo e restaurarlo per avere una specie di grande quadro composto dal pavimento orginale. Il mosaico sarà poi portato presso un laboratorio di restauro specializzato a Campo Ligure, dove sarà restaurato;
  • sostituire il vecchio massetto con uno strato analogo, ma nuovo e puro e, su questo, realizzare una copia perfetta del pavimento dei Mora, che potrà durare nel tempo quasi all’infinito, fermo restando che il Castello sia conservato con cura e attenzione.

In questo modo, il Parco potrà riaprire l’accesso alla Sala, garantendo, nello stesso tempo, la visione del mosaico originale che sarà “museizzato” in un locale del complesso Pallavicini: un intervento che restituirà un’opera d’arte ai futuri visitatori e alle future generazioni.

L’operazione, tuttavia, a oggi ha un costo pari a 29.000 Euro e allora si è deciso di rivolgersi alla generosità di tutti coloro che conoscono il Parco e di tutta la cittadinanza, aprendo una campagna di crowdfunding (raccolta popolare) che consenta di raccogliere i fondi necessari per procedere ai lavori di restauro. Per sostenere la raccolta: https://www.retedeldono.it/it/salviamo-il-pavimento-della-torre

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